lunedì 13 novembre 2017

LA COCORITA

 Nome scientifico: Melopsittacus undulatus 

 Altri nomi: pappagalli ondulato, cocorita 




  Descrizione: la cocorita è un piccolo pappagallo originario dell’Australia, che fu importato in Europa a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Questi psittacidi di carattere molto curioso, sono fatti per vivere in compagnia di propri simili. In natura vivono infatti in dormi numerosi che comprendono diverse migliaia di esemplari.


 Convivenza: Nelle nostre case convivono pacificamente sia coppie di sesso diverso sia coppie dello stesso sesso, prendendo pero più precauzioni con due femmine dato che sono tendenzialmente più territoriali per cui hanno bisogno di più spazio e qualche accortezza in più come posatoi (possibilmente in legno, ovviamente non tossico) alla stessa altezza cosi come per giochi e accessori (atossici e in materiale naturale), mentre mangiatoie e beverini meglio se sono presenti in numero doppio rispetto al numero di esemplari e alla stessa altezza. Sono animali molto socievoli che apprezzano la compagnia umana, ma sono anche molto canterini (sono in grado di sovrastare il suono della tv!). Cantano sia i maschi che le femmine più o meno nella stessa misura e allo stesso modo. 


Le cocorite amano razzolare sul fondo della gabbia

Alloggio: ogni coppia di cocorita ha bisogno di una gabbia lunga MINIMO 60cm (meglio se lunga sugli 80 cm se si hanno due femmine) e alta e larga almeno 45-50cm. se si vogliono aggiungere degli esemplari è opportuno fare la quarantena (40 giorni in cui i nuovi arrivati stanno in gabbia e stanza separate rispetto alle cocorite che già abbiano onde evitare contagi di eventuali malattie di cui potrebbero essere portatori o che potrebbero avere i nuovi arrivati) e l’affiancamento (periodo di almeno 15 giorni in cui le gabbie sono affiancate l’una all’altra per permettere agli ondulati di conoscersi in totale sicurezza). Se si vogliono tenere più esemplari insieme bisogna ricordare che per due cocorite sono necessarie gabbia lunghe almeno 60 cm e per ogni nuovo esemplare sono necessari almeno altri 10-15cm in lunghezza. 

Mangiatoia adatta alla voliera


Caratteristiche: il pappagallo ondulato attrae spesso per il suo basso costo sul mercato, ma anche per i suoi colori variegati (ne esistono quasi di tutti i colori!), per la sua simpatia e le sue piccole dimensioni essendo lungo circa 18-20cm. In natura sono presenti i cosiddetti “ancestrali” che sono di colore verde con testa gialle e ondulate nere dalla nuca sulla schiena e sulle ali. In cattività poi troviamo pezzati (gialli e verdi o gialli e blu o bianchi e blu), blu, gialli, verdi, cobalto-viola, bianchi con varianti non solo sul colore di base ma anche sulle ondulate passando dall’ala perlata, all’ala grigia, cannella ecc. sono animali che amano razzola sul fondo di gabbie e voliere dove buttano i semi e altro per poi andarli a mangiare sul fondo per cui è meglio evitare di mettere le griglie sul fondo delle gabbie ma è consigliato mettere tutulo di mais, sabbietta igienica (apposita per pappagalli, quelle per gatti non vanno bene). Sono animali che devono vivere in un ambiente tranquillo ed è bene non spostare la gabbia poiché si disorienterebbero. Le correnti d’aria e gli sbalzi di temperatura potrebbero farli ammalare per questo non bisogna mai fare avanti-indietro tra interno ed esterno. Mai tenerli in cucina poiché alcuni fumi e il teflon sono tossici e morirebbero per asfissia o intossicazione. Malgrado tutto sono animali resistenti, il freddo non gli fa paura se sono ben riparate dalle correnti d’aria, per cui è opportuno proteggere su tre lati la gabbia (più il tetto) con del plexiglas per garantirgli luce ma allo stesso tempo protezione dagli agenti atmosferici. Sono animali che vivono i media 6-8 anni ma ci sono casi in cui sono riusciti a vivere più a lungo.


Vita in voliera.


Alimentazione: Il cibo principale è il misto semi che non deve contenere pezzi colorati ma solo semi di vario tipo. Non possono mancare frutta e verdura (prestare attenzione a quali sono quelli tossici e quali adatti!) di cui i più apprezzati solitamente sono sedano, finocchio, carote, insalata (da dare massimo una volta a settimana perché lassativa), mela (vale lo stesso che per l’insalata e senza semi), uva senza semi, albicocca -senza nocciolo- ecc. una volta o due la settimana si posso dare le spighe di panico che sono naturali ma caloriche. in gabbia non devono mai mancare osso di seppia e blocco di sali minerali. 
Misto semi adatto alle cocorite.

Mix di frutta e verdura



 Addomesticamento: come detto sono animali molto socievoli e amano la compagnia dell’uomo, sono curiosi ma allo stesso tempo timidi e diffidenti. Malgrado ciò con pazienza, amore, costanza e senza insistere è possibile addomesticarli fino a farli anche uscire dalla gabbia. 



Sesso delle cocorite: In questi pappagalli è presente dimorfismo sessuale per cui è possibile identificarne il sesso attraverso il colore della cera (parte colorata sopra al becco) a partire dai primissimi mesi di vita. La cera si presenta rosa compatto/fucsia nei maschi giovani o di particolari mutazioni come pezzati recessivi o no (lutini e albini), negli altri casi con l'aumentare dei mesi la cera si scurisce progressivamente passando prima a un violetto e poi a un blu compatto. I maschi raggiungono la maturità sessuale, in media, dagli 8-10 mesi, con eccezioni in cui sono diventati genitori anche prima ma la sicurezza della loro fertilità si ha dagli 8 mesi in su. Per quanto riguarda le femmine la cera può presentarsi in diverso modo in base al periodo di picco ormonale (estro) o meno. Nelle femmine la cera può quindi presentarsi beige, bianca-beige, celeste con aloni bianchi intorno alle narici, marrone in picco ormonale. ATTENZIONE: picco ormonale NON SIGNIFICA maturità sessuale. Le femmine possono infatti riprodursi solo e solamente quando hanno ALMENO un anno di età. Prima non devono mai essere messi nidi per alcun motivo, altrimenti la femmina e i piccoli rischiano la vita per una cova prematura. 




Riproduzione: i pappagalli ondulati possono riprodursi se la femmina ha almeno un anno di età e il maschio almeno 8 mesi, ma meglio aspettare l'anno di età anche per lui onde evitare una stressante cova a vuoto per la femmina. Le cocorite non allestiscono il nido, ma bisogna mettere loro a disposizione una casetta in legno, meglio se sviluppata in orizzontale, come quello da inseparabili con conca e tutulo di mais per circa 1cm di altezza; questo per far stare le uova ferme e per assorbire le feci dei piccoli. Se la femmina buttasse fuori  tutto dal nido o parte del tutulo lasciatela in pace e non toccate il nido, fa da se e ci pensa lei. La femmina depone in media 4-5 uova che verranno deposte a giorni alterni, ma può arrivare anche a 11, per cui prima di farle riprodurre pensate bene allo spazio che avete a disposizione! Se le uova sono feconde si schiudono tra i 18 e i 23 giorni dalla deposizione di ciascuna. ogni pullo impiegherà circa 30-35 giorni prima di uscire dal nido (è altamente consigliato rimuovere il nido appena tutti i pulli ne saranno usciti onde evitare una seconda cova che per le femmine è pericolosamente stressante). I piccoli risultano autonomi normalmente entro i 50 giorni ma è bene accertarsi che volino, si sappiano lavare e che mangino e bevano in modo autonomo prima di spararli dai genitori. Le cocorite possono riprodursi tutto l' anno, esclusi i mesi estivi se sono in casa, da marzo a maggio e da settembre a ottobre se sono fuori. 

Coccole


 Avvertenze: la cocorita è adatta anche ai bambini solo se sorvegliati dai genitori. Quando è fuori dalla gabbia può essere attaccata da altri animali domestici come cani e gatti, quindi va sempre sorvegliata. Soprattutto durante il periodo di muta perdono molte piume; inoltre il suo canto potrebbe infastidire gli amanti del silenzio e i vicini. Intorno alla gabbia è normale che ci siano semi e piume, per evitare ciò è necessario pulire frequentemente.

Ulteriori informazioni: le trovate nel gruppo facebook il meraviglioso mondo delle cocorite 

Sara



Ringraziamo Sara che ha creato questo articolo, ricordiamo che le immagini restano di sua proprietà .

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venerdì 3 novembre 2017

Siamo sbarcate anche su instagram!!





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lunedì 11 settembre 2017

Le zampe dei cani e i pericoli per la loro salute.

E' grazie alle loro zampe che i cani sono in grado di muoversi anche nei terreni più accidentati. Cerchiamo quindi di scoprire insieme come sono fatte.
Nelle zampe sono presenti le uniche ghiandole sudoripare del cane (Qui abbiamo parlato dei sistemi con cui il cane abbassa la temperatura corporea).
Guardando sotto la zampa noteremo i cuscinetti responsabili della famosa impronta.

I cuscinetti contengono vari recettori sensoriali costituiti da terminazioni di cellule nervose; questi recettori sono dotati di numerose funzioni, tra le quali la capacità di percepire le variazioni di temperatura (termocettori) e la capacità di percepire il dolore (nocicettori).
Nonostante la pelle del cuscinetto sia molto spessa (circa 50  volte in più di quella del resto del corpo) e abbia uno strato adiposo sottostante che ammortizza il passo e isola la zampa dal freddo e dal caldo, i cuscinetti si possono ferire ed essendo molto irrorate di sangue possono sanguinare parecchio. I cani che vivono in casa tendono ad avere la pelle più liscia e delicata mentre i cani abituati a correre e scavare all'aperto tendono ad avere la pelle più spessa e resistente.


Come prendercene cura

 E' importante controllare periodicamente lo stato di salute delle zampe, controllare negli interstizi che non ci siano spine o altri corpi estranei. Per i cani a pelo lungo dovremo procedere ad accorciare il pelo per evitare possa infeltrirsi, formare nodi o trattenere materiale. 
Nel caso dovessimo vedere le zampe screpolate è possibile idratarle con una crema apposita o con dell'olio di mandorle.
Periodicamente dovremmo procedere al taglio delle unghie se il cane non riesce a consumarle a sufficienza; le prime volte potrebbe essere più sicuro far eseguire questa operazione ad un toelettatore o a un veterinario ed eventualmente facciamoci insegnare come eseguire il taglio senza correre il rischio di arrivare alle terminazioni nervose e far sanguinare l'unghia.

☃ Nel periodo invernale, prima di andare sulla neve o su terreni ghiacciati, potremmo proteggere ulteriormente le zampe con creme apposite o nel caso di cani particolarmente sensibili potremmo utilizzare delle scarpette della misura adeguata. 
Ricordiamoci di risciacquare con acqua tiepida le zampe del cane quando passeggiamo in luoghi in cui abbiano sparso il sale antigelo perchè questo può provocare screpolature e ferite, inoltre il cane leccandosi potrebbe ingerirlo.
Un ulteriore rischio per il cane nella stagione fredda sono le lastre di ghiaccio e il fango, dove il cane potrebbe scivolare e procurarsi quindi delle lesioni ai legamenti; in certi casi quindi potrebbe essere prudente non lasciar correre il cane ma tenerlo al guinzaglio.

☀ In estate evitiamo di far camminare il cane su terreni cementati se non nelle prime ore del giorno. Ricordiamoci di poggiare la mano sull'asfalto prima di farci camminare il cane per assicurarci non abbia già raggiunto temperature troppo elevate.


Quando ha bisogno di cure

Se il cane zoppica o si lecca in continuo dovremmo controllare come prima cosa le zampe; se ci sembra non abbiano problemi contattiamo un veterinario, potrebbe avere un problema alle articolazioni o qualcosa di incastrato, come ad esempio un forasacco che ad occhio nudo non riusciamo a vedere.


Come cammina

I cani  non corrono sull'intera zampa , ma  solo sulle dita, gli artigli sono importanti per garantire una buona presa al terreno.
Il 60% del peso corporeo durante la camminata grava sulle zampe anteriori che sono leggermente più grandi delle posteriori.


Erica

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lunedì 21 agosto 2017

La rogna sarcoptica

Definita comunemente scabbia, la rogna sarcoptica è una patologia cutanea causata dal Sarcoptes Scabiei, un parassita appartenente al gruppo dei cosiddetti "acari scavatori".



Questo nome deriva dal fatto che la femmina fecondata scava un tunnel nella cute del cane e vi deposita le uova, la cui schiusa avviene dai 3 ai 5 giorni dopo e le larve che ne fuoriescono vanno a creare una sorta di tasca nella superficie cutanea e vi si rintanano nell'attesa di completare la propria maturazione. L'incubazione ha una durata che può variare dalle due alle tre settimane.
E' un acaro istofago, che si nutre cioè a spese dei tessuti (detriti epidermici e siero).
Solitamente l'infestazione si verifica per contatto e il sintomo principale è il prurito sulle orecchie, sotto le ascelle, per estendersi poi al torace, arrivando a coprire anche tutto il corpo nei casi più gravi.


Essendo una malattia altamente contagiosa, il soggetto dovrebbe essere isolato e sarebbe opportuno trattare con un apposito insetticida i luoghi in cui esso vive.

La diagnosi si effettua tramite raschiamento cutaneo, tuttavia questo esame talvolta potrebbe dare esito negativo nel caso gli acari fossero troppo pochi.
Nei casi meno gravi, il trattamento consiste in bagni a base di sostanze acaricide per un periodo di almeno 4 settimane. In seguito ad una visita e ad una diagnosi accurata, il vostro veterinario di fiducia saprà indicarvi il trattamento più efficacie a seconda della gravità della patologia.

Camilla

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martedì 1 agosto 2017

lunedì 31 luglio 2017

PORTARE IN FERIE GLI ANIMALI? Si o no?

Sheena e Naily sono pronte per le vacanze!


Siamo ormai in estate inoltrata e sono in molti ad essere già partiti per le ferie oppure ad averle programmate. E come ogni anno iniziano gli abbandoni.
Ad essere dimenticati non ci sono solo cani, ma anche rettili, gatti, roditori, uccellini... purtroppo questi animali molto spesso sono condannati a morte certa. Le sguinzagliate aborrono chi abbandona un animale e ricordano che ci sono moltissime alternative: pensioni per cani, persone che vengono direttamente a casa vostra, allevatori che accolgono dietro un piccolo compenso i piccoli animali. Inoltre ci sono amici e parenti che ci possono aiutare a gestirli durante la nostra assenza. Se proprio non volete o non potete più occuparvi del vostro animaletto, ci sono molte associazioni che aiutano a trovare una sistemazione idonea, che sia uno stallo momentaneo o un adozione.
Aprire lo sportello della gabbia o della teca non è la soluzione, non stiamo dando libertà a quel animale, ma lo stiamo condannando a morte, e qualora sopravvivesse potrebbe arrecare un grosso danno alla fauna locale. Nell'eventualità che decidiate di trovare da soli una nuova sistemazione al vostro animaletto informatevi che chi lo sta ricevendo sia in grado di occuparsene e abbia l'esperienza necessaria, ed eventualmente le associazioni potrebbero aiutarvi anche a valutare il candidato ideale.

Finito il "pippone" sugli abbandoni che tanto solitamente lo legge solo chi non abbandona, vorrei parlarvi di chi sceglie di non separarsi neppure un giorno dal proprio 4 zampe e di portarlo in ferie con sé.
Sono moltissime le città "pet friendly", gli alberghi e i ristoranti che accettano i nostri 4 zampe e inoltre ci sono spiagge e piscine nate apposta per i cani.
Il mio tempo libero cerco di passarlo con le mie pelosone, quindi ho potuto testare personalmente questa ospitalità; noi preferiamo scegliere attività che possano far felici sia noi umani che loro.

Quanta fretta Sheena! Lasciaci almeno il tempo di caricare i bagagli.


Al mare
In estate non ho mai portato le pelosette in spiaggia. Anche se più volte mi è venuta la tentazione, mi sono resa conto che non era una decisione saggia. In spiaggia c'è molta confusione, la sabbia scotta, l'ombrellone non riesce a creare un ambiente abbastanza fresco e comunque dovrebbero restare legate tutto il tempo. Quelle rare volte in cui sono andata in spaggia da quando Greta fa parte della mia vita, mi sono concessa lunghe passeggiate in riva al mare ma senza di lei e non avrei potuto se fossi stata con lei o con le altre 4 zampe, perchè solitamente, escluse le aree dedicate ai cani, il resto della spiaggia è a loro vietato.
Durante queste camminate ho avuto la possibilità di notare le aree dog friendly, che spesso sono recintate e dotate di molti comfort (sdraio per i cani oltre a quello per gli umani, ciotola per l'acqua ) talvolta in queste spiagge vengono svolte attività con un educatore cinofilo. Purtroppo però ho spesso notato cani con il terrore per l'acqua essere trascinati dentro per farli rinfrescare (ricordiamo che tra i metodi per insegnare ai cani ad apprezzare l'acqua non è contemplato il trascinarli dentro a forza) oppure cani sotto l'ombrellone molto accaldati.
Se scegliete come meta delle vostre vacanze il mare e volete portare i vostri cani con voi, adottate le stesse accortezze che usereste con i bambini piccoli. Scegliete i mesi meno gettonati, optando per mesi come giugno e settembre in modo da avere meno confusione e caldo, inoltre potrete risparmiare e avere più scelta. Se purtroppo non potete scegliere quando andare in ferie sarebbe meglio trovare una meta diversa, come ad esempio il lago.
E se il mare in agosto dovesse essere l'unica opzione, fate maggiormente attenzione ai colpi di calore, tenete i cani freschi (anche con l'aiuto di tappetini refrigeranti), evitate di farli giocare a lungo soprattutto sotto il sole, fateli bere proponendogli più volte la ciotola con l'acqua fresca (se non sono cani abituati a bere molto) e non portateli in spiaggia o a passeggio nelle ore calde. Dopo i bagni in mare fate sempre una doccia con acqua dolce per evitare che il sale che permane a contatto con cute e zampe possa creare problemi. Fate attenzione anche ai pavimenti che sono sotto il sole perchè potrebbero diventare roventi (poggiate sempre la mano sul suolo per verificarne la temperatura); anche alla sera i pavimenti continuano ad emanare calore e i cani essendo più bassi di noi, e quindi vicini al suolo, patiranno maggiormente il caldo emanato dal pavimento.

Greta sulla battigia


Le città d'arte
Probabilmente le mete meno adatte per portare il nostro cane con noi sono le città d'arte, davvero troppo calde in estate (spesso anche per gli umani): il suolo diventa rovente , l'aria molto calda e il sole picchia. Le città normalmente sono una meta noiosa per i 4 zampe che si trovano costretti a stare al guinzaglio corto  tutto il giorno in mezzo alle gambe dei turisti, che spesso manipolano i cani  già infastiditi dalla situazione senza chiedere il permesso. Nei musei e nelle chiese solitamente gli animali non possono entrare e neppure in molti parchi cittadini per cui la vacanza limiterebbe molto anche il proprietario. Se volete visitare le città d'arte scegliete periodi non estivi e con meno turisti e ricordatevi di trovare attività interessanti anche per loro. Permettetegli di annusare, di fermarsi e di guardarsi intorno. Soprattutto se non sono abituati o non più giovani evitate di farli camminare troppo a lungo e fate molte soste.


Neve e Greta all'ora dell'aperitivo


La montagna e il lago
Sono probabilmente le mete più adatte a chi vuole portare il proprio 4 zampe con sé in vacanza in tutte le stagioni. I cani che non tornano facilmente al richiamo o dotati di un istinto predatorio molto alto evitate di scioglierli, ma teneteli al guinzaglio o con la longhina.
Ricordiamoci di portare con noi ciotola dell' acqua e qualche snack. In inverno potrebbe essere necessario adottare qualche precauzione in più per proteggere le zampe dal freddo, soprattutto se i cani dovranno camminare a lungo sulla neve e sul ghiaccio.
 Se volete far fare il bagno al cane e non è abituato a nuotare a lungo e in acqua fonda, utilizzate alcune precauzioni come longhina e salvagente (QUI alcuni consigli) .

Neve sulle rive del lago di Barcis (PN)


Per tutte le mete
Qualsiasi meta scegliate, se porterete i cani con voi mettete le loro esigenze al primo posto. Fate indossare sempre un collare con medaglietta e con il vostro numero di cellulare inciso sopra.
Portatevi guinzaglio e collare\pettorina di scorta, la sua coperta\cuscino preferito, qualche giochino e la sua pappa abituale sufficiente per tutti i giorni di permanenza (potreste avere difficoltà a trovare il suo cibo). Importante è avere sempre con sé il libretto delle vaccinazioni e se andate all'estero il passaporto. Inoltre ricordatevi la museruole (che per leggere è obbligatorio avere sempre con sé, da utilizzare solo in caso di necessità) e i sacchettini per raccogliere le deiezioni.
e vogliamo che i nostri cani siano accettati ovunque dobbiamo rispettare noi per primi le norme civili e il buon senso.

Greta e Naily


Prima di partire
Facciamo fare una visita di controllo dal nostro veterinario di fiducia e assicuriamoci di essere in pari con tutte le vaccinazioni e la somministrazione degli antiparassitari. Informiamoci anche attraverso il veterinario sui rischi ed eventuali patologie presenti nella zona in cui andremo ed eventualmente eseguiamo i vaccini  e la profilassi necessarie. Ricordatevi che in alcune zone d'Italia c'è il rischio filaria mentre in altre leishmaniosi quindi provvedete alla profilassi.
Se vogliamo andare all'estero è necessario il passaporto e il vaccino per la rabbia, che dovranno essere fatti con più di 20 giorni di anticipo (chiedete informazioni al vostro veterinario, le norme vigenti potrebbero subire variazioni).
Vi lascio il link con la lista di cose da inserire nella valigia "di Fido"

Greta è prontissima!!!


Erica

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martedì 27 giugno 2017

LA MUTA DEL PELO VS I VOSTRI CANI

Anche quest`anno siamo alle prese con la muta del pelo dei nostri amici a 4 zampe. Ecco a voi la seconda parte della raccolta di foto del "dopo la spazzolata":



La spazzolata di Neve ha creato un clone😅



Quando tutti sono alle prese con la muta del pelo, ma tu hai una chinese creatd dog
(razza che non fa la muta)


La muta del pelo: che stress... non certo per loro!
Destra, sinistra... e aspirapolvere!


 

A questi Aussie la muta sembra non finire mai!!! Zoe nonostante sia già stata spazzolata più volte continua a perdere nuvole di pelo! 



Il periodo dell'anno che preferisco... tutti i giorni perdiamo 3 kg di pelo 😑😨  Non perdiamo la speranza, siamo certe che prima o poi tutto ciò finirà... Forse. #vivalamuta
cit. Chiara la proprietaria di Mela


Tommy with his fur! 
Tommy con la sua pelliccia!


Continuate ad inviarci le foto dei vostri pelosetti alle prese con la muta del pelo al nostro indirizzo email : lesguinzagliate@gmail.com 


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martedì 20 giugno 2017

Come far felici i nostri cani

Molti cani trascorrono una vita protetta nelle nostre case, con alimentazione di qualità e un sacco di attenzioni ma non sempre questo corrisponde a renderli felici. Questo perchè per esserlo hanno bisogno di allenare mente e corpo. 
A seconda dell'età, della taglia e della razza i cani hanno esigenze diverse ed è nostro compito capire quali sono e fare del nostro meglio per esprimerle. Molti cani hanno bisogno di stimoli e compiti da eseguire.       


Greta annusa in libertà


Essenziali sono le passeggiate quotidiane;  questa regola vale anche per chi ha a disposizione un grande giardino! Anche i cuccioli e i cani anziani devono fare la loro passeggiata quotidiana, anche se questa deve essere più lenta e breve. 
Per i cani è molto importante poter annusare, quindi in zone sicure allunghiamo il guinzaglio e permettiamo loro di annusare liberamente (prestando sempre attenzione ad eventuali pericoli come insetti o bocconi avvelenati).Di volta in volta cerchiamo di modificare il percorso per evitare che la passeggiata diventi monotona. Evitiamo di camminare e basta, ma portiamo il cane in luoghi interessanti, come un parco, il mare e nella bella stagione permettiamogli di fare il bagno. 
Importante è anche il contatto con altri cani, soprattutto nei cuccioli che devono imparare a sviluppare le competenze sociali. Cerchiamo il più possibile di farli socializzare con cani equilibrati per evitare che esperienze negative possano in futuro influire sul carattere. In questo compito delicato possiamo farci aiutare da un educatore e frequentare una puppy class e le classi di socializzazione. Non tutti i cani amano stare con i loro simili, soprattutto se non hanno ricevuto da cuccioli la giusta socializzazione. Quindi non obblighiamoli a fare amicizia per forza con chiunque, i risultati sarebbero catastrofici con il rischio di zuffe e morsi. 


Momenti di gioco per Neve e Zoe


Condividere esperienze crea un legame forte, per cui oltre alle passeggiate quotidiane facciamo partecipare il cane anche alle attività della famiglia (quando possibile) e per farlo dobbiamo ricordarci dell'importanza di una buona educazione da impartire sin da cuccioli: un cane ben educato potrà venire con noi in molti più posti senza creare disturbo a noi o ad altri. Il fine settimana al posto di chiuderci in un centro commerciale organizziamo delle gite a misura di fido, farete felice lui, ma anche il resto della famiglia. E se proprio dobbiamo andare a fare la spesa il cane lasciamolo a casa e al nostro rientro portiamolo a fare una bella corsa, per loro  non è sempre meglio venire a tutti i costi con noi, ci sono luoghi per loro molto stressanti per luci, rumori, odori, troppa gente, caldo, ecc.



Ci sono molti giochi che possiamo fare insieme: cerchiamo di sfruttare le attitudini del singolo cane, ad esempio per i cani da riporto la pallina può essere un gioco molto divertente, per le razze da caccia organizziamo dei giochi di ricerca in cui debbano usare il fiuto, per i cani da difesa il tira e molla è l'ideale, ma non fermiamoci solo alla razza ma scopriamo l'indole e le attitudini del singolo soggetto, anche i cani da compagnia si divertono molto in queste attività.



Naily mentre si esercita nel obedience 


Non dimentichiamoci dei numerosi sport cinofili , tra i più comuni c'è il disk dog, l'agility dog, gli sport da traino, Dog-trekking & canicrossBike-Joring e il Dog-Scooteringski-joring e la pulka, per praticare questi e gli altri sport è opportuno far fare una visita specifica dal nostro veterinario di fiducia per assicurarci che il cane sia in condizioni di salute ottimali. Evitiamo il fai da te, lo sport è una cosa seria, facciamo seguire ,almeno inizialmente da un buon centro cinofilo.


Erica

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venerdì 2 giugno 2017

LA MUTA DEL PELO VS I NOSTRI CANI

Anche quest`anno siamo alle prese con la muta del pelo dei nostri amici a 4 zampe. Ecco a voi una piccola raccolta di foto del "dopo la spazzolata":


Zoe e il suo "cucciolone" di pelo.




...e poi i cani a pelo corto non perdono pelo ...
Marley alleggerito dopo una spazzolatina.




Penny si chiede da dove arrivano quei "cuccioli" di Aussie.



Inviateci anche le foto dei vostri pelosetti alle prese con la muta del pelo al nostro indirizzo email : lesguinzagliate@gmail.com 


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mercoledì 10 maggio 2017

Gita a 6 zampe: Portogruaro -Ve-

Lunedì 1 Maggio, approfittando del giorno di festa, abbiamo deciso di fare una gita non impegnativa, dato il tempo incerto, e di portare solo Greta, che date le sue dimensioni ridotte è  facile da gestire in caso di pioggia.

Erica e Greta vicino ai mulini di Portogruaro


Brevi cenni sul paese.
Portogruaro è un comune in provincia di Venezia; posizionaro nelle vicinanze di  Concordia Sagittaria , cittadina famosa per essere stata un importante centro romano ed è di passaggio per giungere le località balneari di Caorle, Bibione e Lignano. 


Passeggiando per il centro.
Ci sono molti monumenti e palazzi che vale la pena visitare e fotografare. Va assolutamente preso un aperitivo in uno dei bar con i tavolini all'esterno. Quasi tutti i locali sono amici degli animali e non si fanno problemi ad accogliere anche all'interno i cani. Il centro non è grandissimo ma merita una passeggiata. Ci sono molti scorci particolari come i Mulini di Sant'Andrea, che spesso accolgono mostre con ingresso libero. Se oggi i mulini sono scenografici nel Medioevo erano di primaria importanza perché, essendo gli unici all'interno della cerchia muraria assicuravano agli abitanti il sostentamento anche in caso di assedio.
Lì vicino c'è anche una piccola passeggiata lungo un sentiero sterrato che costeggia il fiume Lemene.



Parco della Pace.
Facilmente raggiungibile dal centro o dalla stazione delle corriere, c'è questo bel parco, in cui è consentito l'accesso anche ai cani purchè tenuti al guinzaglio. C'è anche un area giochi per i bambini, il parco è ombreggiato, quindi è piacevole passeggiarci anche in estate.        

Greta vicino alla mappa del Parco



Nei dintorni.
Se volete continuare a visitare altri mulini vi consiglio quello di Stallis. Non è semplicissimo da trovare, meglio utilizzare il navigatore (volendo c'è un percorso da fare in bicicletta) e si trova in via Stalis 2, Gruaro -Ve-.  E' interamente immerso nel verde e c'è una strada bianca a basso traffico in cui è piacevole fare una camminata. Questi mulini hanno la particolarità di trovarsi esattamente tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto.


Pier e Greta vicino a un mulino.






Erica

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martedì 2 maggio 2017

LA MIA VITA CON UN CHINESE CRESTED DOG DI NOME GRETA


La prima volta che ho visto un CCD avevo 17 anni. Non conoscevo questa razza se non attraverso qualche film ("La carica dei 102" e "Una pazza giornata a New York"), ma appena accarezzai la loro pelle tiepida me ne innamorai.
Sei mesi dopo, in un allevamento amatoriale di chihuahua, incontrai Greta, una CCD powder puff (con il pelo) con cui nacque fin da subito un rapporto speciale: quando potevo andavo a trovarla e la portavo a passeggio. Cominciai quindi a documentarmi sui chinese crested perché mi piacevano davvero molto e sapevo che un giorno (probabilmente molto lontano) ne avrei avuto anche io uno. Ma la ricerca di notizie era davvero molto difficile, era una razza poco conosciuta in Italia e in rete si trovavano solo informazioni vaghe e non esistevano libri in italiano.

Greta quando ancora non era mia



Una sera di agosto, mentre eravamo fuori a cena con tutta la famiglia, quello che all'epoca era il mio ragazzo approfittò della presenza di tutti per chiedere il permesso di regalarmi Greta, che ormai era diventata adulta, in occasione del mio compleanno. L'allevamento in cui viveva aveva deciso, che i chinese crested non facevano per loro, quindi quando il mio ex gli aveva proposto di prenderla lui per donarmela ne furono molto felici essendo a conoscenza del nostro splendido rapporto.

Io ero senza parole perchè non me lo aspettavo davvero che lui mi facesse una proposta simile, e ancora più grande fu lo stupore nel sentire i miei acconsentire purchè la responsabilità fosse solo mia. Loro infatti non volevano altri cani, ma si erano resi conto che ormai ero grande e non potevano continuare ad impedirmi di averne uno tutto mio. Non smetterò mai di essere grata ad A per avermi fatto il regalo più bello della mia vita.

Primo giorno a casa


Alla fine di agosto siamo andati a prenderla: ero emozionatissima ed entusiasta e non mi aspettavo minimamente che qualcosa potesse andare storto.
Ma Greta era sottopeso e si rifiutava di mangiare. Era apatica non voleva seguirmi, e io mi sentivo in colpa perchè lei non era felice di venire con me. Non era il cane che conoscevo ed eravamo tristi entrambe e se non fosse stato per il mio ex l'avrei riportata indietro. Mi sentivo io la causa di tutto, anche se la realtà è che già non era più lei mentre era in allevamento. Il suo pelo era terribile, la settimana prima era fuggita per l'ennesima volta ed era finita in una trappola con il vischio messa dai cacciatori di frodo per gli uccelletti.

Dopo la toelettatura


Appena arrivata a casa mia ha cominciato a dipendere totalmente da me, a manifestare tutta una serie di problemi comportamentali tra cui l'ansia da separazione. Il legame che si era creato quando la andavo a trovare e portare a passeggio si era intensificato in maniera morbosa: si dimostrava chiusa verso chiunque altro, non accettava la mia famiglia in particolar modo mio padre, eppure i miei parenti erano tutti abituati ad avere cani e si comportavano egregiamente ma lei aveva innalzato delle barriere, dimostrandosi aggressiva anche verso gli altri cani e le altre persone. Nessuno tranne me poteva avvicinarsi a lei. Era improvvisamente diventata terrorizzata da tutto, non voleva starmi distante neppure all'interno della stessa stanza e doveva seguirmi anche in bagno. Questa situazione mi frustrava, mi chiedevo chi me lo avesse fatto fare, iniziavo a pentirmi di averla presa con me, sapevo però che non potevo abbandonarla. Lei ormai viveva per me, ne sarebbe morta se l'avessi cacciata pure io. Ero disperata, lei non era più per me il cagnolino da amare che tanto avevo desiderato, ma una grossa palla al piede, un grosso ostacolo per la mia felicità, non potevo più uscire, andavo solo al lavoro e rientravo in tutta fretta perchè sebbene fosse a casa con qualche parente sapevo che stava soffrendo. Portarla con me era un problema, mi faceva fare figuracce, dovevo sempre avere mille occhi per evitare facesse qualche sciocchezza, però quando andavamo in posti isolati la lasciavo sciolta e ci godevamo le passeggiate fianco a fianco.


Primo natale in famiglia


Mi sono rivolta a diversi educatori, e sembravano concordi nel dirmi di non aspettarmi molti miglioramenti, che il cane aveva già due anni e mezzo ed era tardi per lavorare con lei. Non volevo arrendermi, ho cominciato a frequentare forum cinofili, leggere libri, partecipare a seminari e presentazione di corsi, chiedere informazioni a tutte quelle persone che frequentavano il mondo della cinofilia da un pezzo e è così che è nata la mia passione!
Questo è stato solo l'inizio del nostro viaggio, io e Greta lavoravamo quotidianamente, e piano a piano si cominciavano a vedere piccolissimi progressi, che lentamente diventavano grandi miglioramenti, ci abbiamo impiegato degli anni a diventare la coppia che siamo oggi, e  nonostante ora abbia 10 anni riesce a sorprendermi con le sue grandi conquiste, come fare il bagno ala lago, oppure apprendere nuovi comandi o risolvere giochi di attivazione mentale complessi. In tutto questo percorso le devo molto anche io, mi ha insegnato molte cose, come il significato di Amore incondizionato, a credere in me, a essere determinata, mi ha fatto maturare molto, per lei ho fatto cose che mai avrei creduto sarei riuscita.

Gita in treno


Ora Greta riesce a convivere con altri cani, capita che inviti al gioco qualche cagnolino, con le persone non ha più avuto problemi, anche se continuo a fare in modo che gli altri compresi i bambini la rispettino e si pongano correttamente nei suoi confronti. La porto con me tutte le volte che posso e si dimostra entusiasta di vivere. Il nostro rapporto è diventato ancora più forte, ma non è più ossessivo, riesce anche a passare delle ore a casa da sola.

Aperitivo con Neve e Greta


Quando ho iniziato a scrivere questo post volevo farlo per parlare dei problemi che può avere questa razza, perchè non volevo le persone si fermassero all'apparenza, che scegliessero questo buffo cane per i suoi atteggiamenti da giullare ma capissero quanto può essere impegnativo, in realtà mentre scrivevo mi sono resa conto che sono gli stessi problemi che può avere qualsiasi cane trascurato o gestito scorrettamente.
Questo post lo dedico a tutti coloro che hanno bisogno di un incoraggiamento per un cane con problemi comportamentali, aspingerli a continuare nel percorso con un educatore, a non fermarsi di fronte a chi vi dice "è un caso irrecuperabile", a tutti quelli che pensano che adottando un cane adulto non potranno mai creare un legame forte perchè non è così, tra me è Greta c'è senza dubbio un rapporto migliore di quello che io sia mai riuscita a creare con qualsiasi altro cane (da qualche anno fa parte della famiglia anche una pastore australiana) sebbene gli altri cani fossero arrivati da cuccioli e fossero dei cani senza problemi comportamentali.

Erica &Greta

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