giovedì 15 settembre 2016

Arriva il cucciolo: le prime notti

Fino a qualche anno fa ai nuovi proprietari veniva consigliato di lasciare il cucciolo in una determinata stanza a lui destinata e nel caso il piccolo avesse pianto, di lasciarlo fare senza dargli il minimo conforto, perchè assecondare quelli che venivano considerati semplici capricci avrebbe potuto compromettere la sua educazione futura, viziandolo.
In realtà questa è una modalità assai crudele di iniziare il rapporto con il nuovo arrivato.
In natura il distacco dalla madre e dal resto del gruppo avverrebbe molto più gradualmente e anche più tardi, non poco dopo i 60 giorni come avviene normalmente per i cuccioli presi in allevamento (ricordiamo che 60 giorni è il limite minimo imposto per legge, e vale per qualsiasi cucciolo, sia esso comprato in allevamento o adottato).
I suoi pianti non sono semplici capricci, ma la reazione ad una situazione che per lui potrebbe essere potenzialmente pericolosa. Lasciato solo in un ambiente sconosciuto, il cucciolo si sente vulnerabile e certamente in pericolo, e il suo pianto serve a chiamare la madre che accorrerebbe subito a proteggerlo.


Mamma Naily rassicura il piccolo Ramiro

Inizialmente, quindi, fornirgli una base sicura in un posto per lui completamente sconosciuto è fondamentale per lo sviluppo del cucciolo e per rinsaldare da subito la nostra relazione con lui.
Dargli sicurezza, contatto fisico e amorevoli cure permettono al cucciolo di accrescere anche la sicurezza in sé stesso, oltre che lo sviluppo del processo di attaccamento nei nostri confronti, e non certo a "viziarlo".
Successivamente, quando il cucciolo avrà ormai raggiunto un certo grado di sicurezza, potremmo poi lavorare sulla sua capacità di autogestione. Ma questo dovrà avvenire in seguito e quando l'attaccamento si sarà già ben sviluppato, e le tempistiche variano da cucciolo a cucciolo.
Non perdiamoci in inutili e antiquate regolette, viviamo il nostro cucciolo prima e il nostro cane adulto poi con istintualità. Questo garantirà con lui uno stretto rapporto e un'ottimale relazione, che certamente apporterà un grande beneficio ad entrambi, andando così a formare un'armoniosa famiglia.

Camilla

N.B. Lo spunto per l'articolo mi è stato dato, oltre che dai miei adorati cuccioli che tra qualche settimana si dirigeranno verso le loro nuove famiglie, anche dal libro 
"Dalla parte del Cucciolo" a cura di M. Antoni e D.Tarricone; Editoriale Olimpia

E vietata la riproduzione del testo, o parti di esso, e delle immagini, senza riportarne la fonte o chiederne il consenso.





Nessun commento:

Posta un commento