lunedì 26 settembre 2016

Quando lo psicologo consiglia di adottare un cane...

Questo post era in "bozze" ormai da qualche settimana e cercavo il tempo per completarlo, tra un impegno lavorativo, un progetto per il blog e il tempo che dedico ai miei cani. Ma nel momento in cui una mia conoscente ha preso la decisione di adottare un cucciolo sotto consiglio della psicologa di suo figlio, ho creduto che fosse il caso di terminarlo e pubblicarlo. 
Questa non è la prima volta che sento consigli di questo genere. In alcuni casi l'adozione ha funzionato per tutta la famiglia, in altri invece, come in quest'ultimo caso, il cucciolo è stato costretto a cambiare famiglia (mi sto mobilitando attivamente per cercarne una di adatta, e spero di riuscirci). Mi scuso quindi se potrò apparire un po' cinica, ma scrivo d'impulso, spinta da emozioni molto forti (disappunto, dispiacere, e un pò di rabbia).

Ultimamente mi sono imbattuta in più persone che mi hanno raccontato che lo psicologo ha consigliato loro di prendere un cane per migliorare la situazione del figlio, e con questo post vorrei cercare di farvi valutare se questa è veramente la scelta più adatta alla vostra famiglia.

Abbiamo già trattato nel nostro blog dei benefici che comporta avere un animale ( Vedi anche  Animali che aiutano l’uomo con problemi psicologici.) e dell' ippoterapia  (con l'intervista a Giulia Moretto ) e abbiamo già in programma di parlarvi della pet therapy con l'aiuto di un amica che lavora proprio in questo ambito con i suoi cani.
Questo però vuole essere un post che va un po' controcorrente rispetto a quanto scritto precedentemente: se è vero che gli animali possono essere un valido aiuto, possono anche peggiorare la situazione in famiglia, in particolare se il nuovo arrivo non è gestito correttamente.
Io non credo che portare a casa un cane (soprattutto se non abbiamo esperienza ) possa essere sempre la soluzione migliore: la maggior parte delle persone che mi hanno parlato del consiglio da parte dello psicologo, ha ammesso di non desiderare in realtà un cane, di avere molte perplessità e di essersi trovati in disaccordo con il proprio partner.

Valutiamo quindi quando è meglio non prendere un cane:

  • Se non siete tutti d'accordo in famiglia sull' arrivo del nuovo cucciolo, questo potrebbe creare astio e discussioni .
  • Se non siete in grado di dedicare abbastanza tempo (attivo) al cane. (Il cane non potrà stare solo 8\10 ore al giorno)
  • Se volete una casa sempre pulita ordinata, senza peli e silenziosa.
  • Se volete tenerlo solo in giardino. (Niente accesso in casa, poche passeggiate)
  • Se non avete intenzione di far seguire un percorso al cucciolo insieme ad un educatore che sappia aiutarvi in caso di necessità.
  • Se non avete grosse disponibilità economiche (capiamo quanto costa)
  • Se non siete convinti: non è una decisione che può essere presa con leggerezza ma bisogna pensarci a lungo ed esserne certi, il cane condizionerà i vostri prossimi 10\17 anni a seconda del soggetto e della razza, e una volta preso non sarà possibile tornare indietro.
  • Se pensate che sarà un perfetto cane da pet therapy: i cani che svolgono questo ruolo vengono educati per farlo e seguono un percorso che dura anni insieme al proprio accompagnatore, e al termine di questo non tutti i cani si rivelano adatti.
  • Se pensate che prendere un cane farà superare a voi o a qualche vostro familiare la paura di questo animale (se noi ci poniamo in maniera sbagliata con lui, aumenterà il rischio di incidenti)
  • Se non siete abbastanza pazienti, sereni e costanti.
  • Se non siete disposti a fare sacrifici , come alzarvi all'alba per portare fuori il cane sotto il diluvio, fare una lunga passeggiata anche se siete stanchi morti, rinunciare a una vacanza perchè in molti alberghi i cani non sono ancora ammessi.
  • Se qualcuno in famiglia è allergico al pelo di cane.
  • Se pensi che i tuoi figli se ne occuperanno (sappiate che dopo un po' si stuferanno e le responsabilità ricadranno tutte su di voi).
  • Se pensi che il cane sarà in grado di risolvere gran parte dei problemi di tuo figlio, potrebbe non aiutarlo per nulla.
  • Se non siete disposti a soffrire per la sua perdita, perchè quando sarà diventato un membro della famiglia, lo amerete alla follia, e non vi peserà più fare sacrifici per lui; vi accorgerete che il musetto è sbiancato e che sono già parecchi anni che condividete la vita (dovrete preparare a questa evenienza anche i vostri figli) 


E' importante che se deciderete alla fine di adottare un cucciolo o un cane adulto vi facciate seguire da un educatore, che vi guiderà nella scelta del cane più adatto alla vostra famiglia.
Ecco alcuni consigli per trovare l'allevamento giusto qualora opterete per un cane di razza. 
Se vorrete che il cane porti benefici a vostro figlio frequentate insieme a lui e al nuovo arrivato dei corsi con degli specialisti che sapranno aiutarvi a rendere il loro rapporto speciale, imparando a comunicare: ci sono un sacco di centri cinofili che fanno dei corsi mirati ai bimbi e ai loro amici a 4 zampe.


Erica

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sabato 24 settembre 2016

Zoe alle prese con le espressioni porelle

Qualcuno di voi si ricorderà che a febbraio vi avevamo invitato ad inviarci le foto dei vostri cani con l'espressione "porella".

Ho deciso di proporvi un' altra foto: questa espressione è ciò che si ottiene chiudendo in auto per più di un' ora un pastore australiano senza averlo fatto stancare  (secondo lei) a sufficienza. Anche se le mete dei nostri viaggi in auto sono sempre posti favolosi in cui Zoe può scorrazzare libera, giocare con altri cani, conoscere nuove specie animali, la sua espressione durante il tragitto d'andata è più o meno questa:


Zoe




Per vedere l'intera galleria delle foto con espressione porella cliccate quì


Erica

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martedì 20 settembre 2016

la calopsite

Nome scientifico: Nymphicus hollandicus

Altri nomi: Ninfico, Cacatua delle ninfe



Perla e Spyros, calopsiti faccia bianca perlate (foto by: giovannict72)

Descrizione:  La calopsite é un piccolo pappagallo che fa parte del gruppo dei cacatua, e in cattività ha dato origine a numerose mutazioni di diversi colori.
E' un pappagallo mansueto e socievole.
Il maschio è di gran compagnia con il suo caratteristico canto: è in grado di imparare fino a 6/7 canzoncine che ripeterà durante il giorno per attirare l'attenzione o semplicemente perché felice di stare fuori dalla gabbia in compagnia del proprietario.

Riproduzione: La femmina depone tra le 4 e le 7 uova a giorni alterni, che cova assieme all'aiuto del maschio. Il maschio l'aiuterà anche nell'imbeccare i pulli.*


Pulli di 10 giorni di calopsite faccia bianca (foto by: gippi50)


Dimensione: E' un pappagallo dalla forma allungata, di media taglia; con la sua lunga coda, infatti, raggiunge una lunghezza variabile tra i 30 e i 32 cm circa.

Convivenza: Sono animali fortemente sociali e vanno tenuti almeno in coppia. Un individuo spaiato è concepibile solo nel caso sia domestico e al quale siano dedicate diverse ore al giorno.


Oscar (foto by: Matteo 1999)


Habitat: Australia. Tuttavia è riprodotto fuori dall’Australia con successo da oltre un secolo ed è facilmente reperibile in cattività. Possono vivere all’aperto tutto l’anno (ovviamente in una voliera riparata dal vento e dalle intemperie).
Se tenuto in gabbia le dimensioni minime devono essere 60 lunghezza, 50 profondità, 60 altezza per una sola calopsite. Nella gabbia bisogna inserire dei giochi in materiali atossici (ad esempio dei legnetti da scorticare o delle corde).

Alimentazione: estrusi (misto semi), pastone in cova, sali minerali (osso di seppia o grit) frutta e verdura (quest' ultima viene preferita dalle calopsite rispetto alla frutta). E' possibile integrare anche degli estrusi specifici per i pappagalli di piccola taglia.


(foto by : KokoSloth)


Addomesticamento: può essere addomesticato o allevato dall'uomo imbeccandolo* (da fare solo se esperti o se supervisionati da esperti) .

Vita media: intorno ai 15-20 anni.


(foto by: Valentina_1989)


Avvertenze: è adatta anche ai bambini solo se sorvegliati dai genitori. Quando è fuori dalla gabbia può essere attaccata da altri animali domestici come cani e gatti, quindi va sempre sorvegliata. Soprattutto durante il periodo di muta perdono molte piume; inoltre fischi e grida potrebbero infastidire gli amanti del silenzio e i vicini.
Intorno alla gabbia è normale che ci siano semi e piume, per evitare ciò è necessario pulire frequentemente.

Ulteriori informazioni: le trovate nel calopsite official forum che ha collaborato nella realizzazione di questo post.

 Robin Hood (foto by: Criskiki)

Erica

Ringraziamo il forum "calopsite official forum" e gli utenti che hanno collaborato per la realizzazione di questo articolo, ricordiamo che le immagini restano di proprietà degli autori e del forum stesso, noi abbiamo avuto solo il permesso per l'utilizzo delle stesse.

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*Il significato dei termini con lo potere trovare nel dizionario cinofilo

sabato 17 settembre 2016

Quando un'adozione ti cambia la vita : King



Ti ho visto in una foto in cui non eri neanche venuto bene,eri sporco ed eri tutta testa...ma ti abbiamo scelto...quel musone nero dietro una rete...
Quel giorno non sapevo che saresti riuscito a donarmi tanto amore, a farmi vivere stupende esperienze, a lottare con te per degli obiettivi, a farmi conoscere nuove persone meravigliose, non credevo neanche che saremmo riusciti a comunicare....
È stata la scelta giusta...una di quelle che mi hanno stravolto la vita e resa più felice di prima...Sei il mio kingolino dorato ❤️




Frase e foto "rubate" ad Ilenia Saragosa, che ringraziamo per la gentile concessione!

E vietata la riproduzione del testo, parti di esso, e della foto.

giovedì 15 settembre 2016

Arriva il cucciolo: le prime notti

Fino a qualche anno fa ai nuovi proprietari veniva consigliato di lasciare il cucciolo in una determinata stanza a lui destinata e nel caso il piccolo avesse pianto, di lasciarlo fare senza dargli il minimo conforto, perchè assecondare quelli che venivano considerati semplici capricci avrebbe potuto compromettere la sua educazione futura, viziandolo.
In realtà questa è una modalità assai crudele di iniziare il rapporto con il nuovo arrivato.
In natura il distacco dalla madre e dal resto del gruppo avverrebbe molto più gradualmente e anche più tardi, non poco dopo i 60 giorni come avviene normalmente per i cuccioli presi in allevamento (ricordiamo che 60 giorni è il limite minimo imposto per legge, e vale per qualsiasi cucciolo, sia esso comprato in allevamento o adottato).
I suoi pianti non sono semplici capricci, ma la reazione ad una situazione che per lui potrebbe essere potenzialmente pericolosa. Lasciato solo in un ambiente sconosciuto, il cucciolo si sente vulnerabile e certamente in pericolo, e il suo pianto serve a chiamare la madre che accorrerebbe subito a proteggerlo.


Mamma Naily rassicura il piccolo Ramiro

Inizialmente, quindi, fornirgli una base sicura in un posto per lui completamente sconosciuto è fondamentale per lo sviluppo del cucciolo e per rinsaldare da subito la nostra relazione con lui.
Dargli sicurezza, contatto fisico e amorevoli cure permettono al cucciolo di accrescere anche la sicurezza in sé stesso, oltre che lo sviluppo del processo di attaccamento nei nostri confronti, e non certo a "viziarlo".
Successivamente, quando il cucciolo avrà ormai raggiunto un certo grado di sicurezza, potremmo poi lavorare sulla sua capacità di autogestione. Ma questo dovrà avvenire in seguito e quando l'attaccamento si sarà già ben sviluppato, e le tempistiche variano da cucciolo a cucciolo.
Non perdiamoci in inutili e antiquate regolette, viviamo il nostro cucciolo prima e il nostro cane adulto poi con istintualità. Questo garantirà con lui uno stretto rapporto e un'ottimale relazione, che certamente apporterà un grande beneficio ad entrambi, andando così a formare un'armoniosa famiglia.

Camilla

N.B. Lo spunto per l'articolo mi è stato dato, oltre che dai miei adorati cuccioli che tra qualche settimana si dirigeranno verso le loro nuove famiglie, anche dal libro 
"Dalla parte del Cucciolo" a cura di M. Antoni e D.Tarricone; Editoriale Olimpia

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lunedì 12 settembre 2016

Iniziano le scuole

Oggi molte scuole sono ricominciate, le sguinzagliate vi augurano un buon anno scolastico!


martedì 6 settembre 2016

Continuano le presentazioni dei piccolini!

Accipicchia! quanto lavoro danno questi cuccioli! Mi son pure dimenticata di terminare le presentazioni... cerchiamo subito di rimediare!

RAMIRO



Per veneti e friulani non sarà difficile capire a chi mi riferisco: Ramiro Besa è un simpaticissimo comico che fa parte del duo dei "Papu". In uno dei loro sketch, Ramiro si arrabbia con l'oste che cerca di versargli del vino bianco, quando lui accetta solo vino rosso. Nei suoi primi giorni di vita, continuavamo a riferirci al piccolo Ramiro come "no bianco"... quindi poi nella scelta dei nomi il collegamento è stato inevitabile. Lui è la star del gruppo, il prediletto di tutti anche su facebook. Il cucciolo Ramiro spacca di brutto. 


FRED


Chiamato così perchè già a pochi giorni dalla nascita mi ricordò subito un dolce cavalier che conosco, un bel cavalier grande (per la sua razza certo, non sto mica parlando di un pastore tedesco), buono e pacioccone. 
Raramente Fred si fa sentire, si attiva veramente solo quando c'è del cibo, e in questo caso non ce n'è più per nessuno: non assomiglia più ad un adorabile cucciolo di corgi, potrebbe essere paragonato più facilmente ad un'idrovora.
Lui è certamente il tranquillone del gruppo e dimostra grande calma e sicurezza in ogni situazione.


IAN


Se Fred è il più tranquillo e pacifico di tutti, Ian è certamente il più frignone. Non che abbia particolari paure o timidezze, anzi; ha un carattere decisamente forte. E' solo che vuole farsi sentire e guardare da tutti, sempre e comunque. Altro che Lita, l'unica femminuccia della cucciolata.. la prima donna è lui!
Quando stavamo dando i nomi ai piccoli, ci mancava solo il suo e Alberto ha pensato di chiamarlo Ian come il ragazzino rosso di capelli dei 6 fratelli Gallagher nella serie televisiva Shameless.

JOHNNY

Anche Johnny si chiama così proprio grazie ad un altro fantastico cane che conosco, un simpatico basset hound. Johnnyno Thunders è un piccolo concentrato di energia e vitalità e ha anche un'incredibile voglia di interagire. Quando nacque era piccino, e il veterinario si raccomandò di tenerlo sott'occhio. Noi pensavamo si riferisse al peso, e non certo alla sua esplosione di vivacità. Un vero personaggio, separarsi da lui non sarà per niente facile.


Camilla

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